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Ritorno a scuola: la soluzione è far coesistere didattica a distanza e didattica in presenza

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Didattica a distanza? Didattica in presenza? Combinare entrambe per garantire continuità nell’apprendimento.

L’emergenza sanitaria ha reso visibili alcune crepe della nostra società. Una su tutte trapassa un settore fondamentale: l’istruzione.

Durante il lockdown, scuole di ogni grado e qualsiasi tipologia di istituto hanno dovuto far fronte all’impossibilità di proseguire le proprie lezioni in presenza.

In pochissimi giorni, insegnanti ed alunni si sono ritrovati catapultati in un nuovo approccio didattico basato su connessioni, personal computer e videocalls.

Solo il 14% dei docenti dichiara di aver avuto la possibilità di utilizzare la DaD prima dell’emergenza Coronavirus.

Se dall’esterno può sembrare una vera e propria pacchia, sia lato docente, che non necessita di spostarsi verso il luogo di lavoro, sia lato studente, che comodamente in pigiama assiste alle proprie lezioni, dall’interno il grave danno ha iniziato subito a farsi sentire.

Mancanza di dispositivi informatici adeguati e connessioni carenti, alto tasso di abbandono delle lezioni, difficoltà nella gestione delle piattaforme preposte, rapporti umani completamente assenti e conseguente difficoltà nella valutazione dell’operato degli studenti.

Questi e tanti altri fattori hanno un po’ infangato l’utilità della didattica a distanza che, se sfruttata adeguatamente e supportata dai giusti mezzi, può invece portare a grandi risultati.

DaD: un po’ di dati

Al termine di questi quattro mesi circa di sperimentazione della DaD, è possibile tirare alcune somme per cercare di comprendere lo stato attuale del remote teaching.

Il 92% delle scuole ha attivato la didattica a distanza, per lo più con lezioni in diretta su varie piattaforme (85%) e una durata media a lezione fra i 40 e i 60 minuti (69%). Ma si conferma un’alta percentuale di studenti esclusi a causa della mancanza di dispositivi e connessioni adeguati, dovuti anche alle difficili condizioni familiari.

Il rapporto Censis “Italia sotto sforzo. Diario della transizione 2020. La scuola e i suoi esclusi” riporta che l’82% dei dirigenti ha segnalato differenze in termini di dotazioni tecnologiche, connettività e familiarità d’uso e solo l’1% degli istituti non ha dovuto fornire attrezzature alle famiglie.

Per il 75% la DaD ha quindi ampliato il gap di apprendimento tra gli studenti in base alla disponibilità di strumenti informatici e alle competenze tecnologiche dei familiari.

E per i più piccoli?

Se la situazione risulta difficile per tutti, lo è ancora di più per la fascia dei piccolissimi, i bambini dai 3 ai 7 anni.

Le scuole dell’infanzia e primarie hanno dovuto affrontare con più difficoltà delle altre il periodo dell’emergenza a causa dell’indisponibilità di piattaforme idonee a garantire continuità nel processo di apprendimento per i più piccoli.

Lo sappiamo bene anche noi in Sautech Group che, essendo genitori di bambini piccoli, abbiamo potuto toccare con mano le difficoltà incontrate dai nostri bambini e da noi stessi durante il periodo di lockdown.

Dalla necessità costante della nostra presenza durante le lezioni, dato che gli strumenti a disposizione (Zoom, Skype, Google Classroom, ecc.) erano pensati per un pubblico più maturo, alla noia conseguente dalla mancanza di coinvolgimento dei piccoli che spesso non potevano far altro che essere meri spettatori della lezione.

Senza parlare dell’impossibilità di collaborare attivamente coi propri compagni di classe, dei quali spesso potevano sentire solo la voce.

Per tali motivi, la Commissione dell’Infanzia è intervenuta rapidamente per stabilire importanti linee guida a supporto di una didattica nuova, flessibile e positiva.

Work in progress: la nostra aula virtuale

Alla luce di quanto sperimentato e sulla scia dei nuovi orientamenti didattici, abbiamo deciso di metterci all’opera per realizzare una nuova piattaforma digitale a supporto dei più piccoli.

Da una problematica vissuta in prima persona nasce così un’idea, un progetto di ricerca importante che ha la finalità di fornire alle scuole dell’infanzia e primarie uno strumento intuitivo, di facile utilizzo e versatile.

Uno strumento che possa essere utilizzato durante la didattica in presenza per integrare ed arricchire l’offerta formativa dei nostri bambini ormai “mobile born”, e che all’occorrenza si trasformi in un’“aula virtuale”, una piattaforma per la LEAD capace di trasportare la lezione a casa dei bambini.

Il tutto con un unico e solo obiettivo: innovare l’apprendimento e renderlo fruibile sempre, a discapito di qualsiasi incombenza.

I vantaggi della nostra soluzione

L’obiettivo della nostra soluzione è mettere al centro l’interattività e la collaborazione tra bambini ed insegnanti, così da rendere l’insegnamento più stimolante ed innovativo e, nel caso delle lezioni da remoto, favorire quell’importante interscambio relazionale che tanto manca nei rapporti a distanza.

La nostra piattaforma assume quindi una duplice veste: da un lato ha lo scopo di arricchire la didattica in presenza, dall’altro rende agevole la didattica a distanza in circostanze difficili come l’attuale pandemia o, semplicemente, in quelle dove per altri motivi risulta impossibile la presenza lato alunno o lato docente.

È una vera e propria classe virtuale progettata con colori e forme che trasmettono armonia e divertimento, in grado di stimolare l’interazione dei bambini accrescendone le competenze digitali!

Uno strumento che permette di favorire lo sviluppo delle capacità STEM, del pensiero computazionale, pensiero critico, creatività, comunicazione e competenze digitali, attraverso un metodo didattico innovativo.

Un metodo che promuove l’apprendimento attraverso l’associazione di emozioni positive con la conseguente riduzione delle difficoltà di concentrazione e ricezione che, oggi, i “mobile born” manifestano sempre più spesso.

Il bambino al centro

La partecipazione attiva di docenti e genitori rende lo scambio di idee e il confronto sulla didattica fruttifero e positivo.

Sin dall’inizio, abbiamo attivato una speciale collaborazione con degli esperti operanti da quasi trent’anni nel campo dell’educazione per i piccolissimi.

Il confronto continuo ha permesso di sviluppare la piattaforma in modo da renderla aderente alle esigenze delle insegnanti, ma rispettando sempre il ruolo centrale del bambino.

Non solo in quanto tecnici ma soprattutto in veste di genitori, abbiamo potuto confrontarci e sviscerare le problematiche riscontrate durante il lockdown, così da trovare la giusta soluzione per ottenere una piattaforma efficiente e, soprattutto, altamente educativa.

E poi abbiamo ascoltato i bambini…

Già durante una preliminare fase di testing, i nostri piccoli protagonisti hanno accolto positivamente il nuovo strumento e ci hanno suggerito importanti correzioni per rendere più armoniosa e divertente la nostra piattaforma.

Li abbiamo osservati ed ascoltati e abbiamo cercato di produrre una strumento che fosse il più congeniale possibile alle loro esigenze.

Ma siamo solo all’inizio…

L’appetito vien mangiando. La nostra aula virtuale è il primo passo di un vero e proprio progetto educativo, che coinvolge a 360° scuole e docenti: Sautech Group Academy.

Continuate a seguirci per scoprirne di più!

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